Alfredo Sepe, sito web ufficiale
Cerca
Close this search box.

BOOM DI PRESTAZIONI A PAGAMENTO NEGLI OSPEDALI, SEPE: “EMILIA-ROMAGNA, CURE SOLO PER I RICCHI?!”

Dal report Agenas emerge un dato alquanto indicativo: c’è stata una netta crescita delle prestazioni a pagamento negli ospedali pubblici, Emilia-Romagna compresa. Per un valore economico complessivo che nel 2023 si è attestato sui 4,9 milioni di euro. Questo dato mette in evidenza sì la ripresa del sistema sanitario post-pandemia ma anche la disparità di accesso alle cure mediche.

Le visite specialistiche maggiormente richieste sono quelle ortopediche, ginecologiche e cardiologiche; le prestazioni diagnostiche oggetto di richiesta sono ecografia all’addome, mammografia, ecografia cardiaca ed elettrocardiogramma. Ma puntiamo il focus sui relativi tempi di attesa: il 56% delle prenotazioni avviene entro 10 giorni, il 30% tra 11 e 30/60 giorni mentre soltanto il 14% oltre i 30/60 giorni.

L’89,9 delle prestazioni vengono erogate all’interno degli spazi aziendali, la percentuale restante in strutture esterne convenzionate o presso studi non collegati in rete. L’Emilia-Romagna è seconda per volumi istituzionali (1.548) ogni 1.000 abitanti, ma anche con un valore in Alpi di 149.

Ciò che emerge, più di ogni altra cosa, è la disomogeneità della gestione dell’intramoenia. Per far fronte a tale situazione, riteniamo necessario che venga assicurato il rispetto del tetto massimo di prestazioni in intramoenia e che venga garantito un equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. Va, pertanto, promosso l’utilizzo del sistema CUP per la prenotazione delle prestazioni. Senza dimenticare che la digitalizzazione in tutte le sue sfaccettature e la centralizzazione delle prenotazioni possono contribuire a ridurre i tempi di attesa. Così come a rendere più trasparente l’accesso alle cure.

“Le due più grandi sventure nella vita sono una cattiva salute e una cattiva coscienza”.

condividi

ARTICOLI CORRELATI