Per noi, che facciamo della giustizia sociale il fondamento della nostra lotta sindacale ed ideale, dover commentare l’ultimo report Svimez è doloroso e ci obbliga ad una attenta riflessione. Emerge ancora una volta, dallo studio, un’Italia spaccata nell’erogazione dell’assistenza sanitaria con troppi cittadini del Sud che decidono di viaggiare verso il Centro o il Nord per curarsi. E’ in atto una vera e propria migrazione sanitaria.
“La migrazione sanitaria – prosegue il sindacalista – è una piaga per la nostra nazione e va combattuta con vigore. Pensare che possa esserci una discriminazione geografica per le cure all’assistenza non può essere patrimonio di una nazione civile. Speranza e disperazione si mischiano per chi, di fronte ad interventi complessi che spesso possono essere decisivi per salvare la vita, decide di mettersi in moto per autentici viaggi della speranza”.
Bisogna investire su operatori sanitari, strutture ed apparecchiature. Tutto ciò è necessario per rendere omogenea e qualitativamente equa l’erogazione dei servizi in ogni regione d’Italia, al fine di bloccare questo esodo di massa. Curarsi è un diritto di ogni cittadino, farlo nei propri luoghi di residenza un dovere cui non si può sfuggire. La tematica sarà, dunque, attenzionata dal Sindacalista che continuerà la sua battaglia per i diritti dei cittadini.